Studenti e lavoratori del Parteolla rischiano ogni giorno di non poter arrivare a scuola o al lavoro perché l'autobus dell'Arst è pieno. Qualche passeggero viene sempre lasciato a terra perché il conducente è costretto a non farlo salire a bordo per insufficienza di posti. Ciò accade a Serdiana, Dolianova, Donori, già dallo scorso giugno, anche se in misura minore rispetto a quest'anno, in cui, come lamentano cittadini e amministratori locali, la situazione è notevolmente peggiorata e i disagi sono enormi. Attualmente, ogni due giorni, qualche ragazzo non trova posto, e se non ha la possibilità di raggiungere la scuola con altri mezzi è obbligato a saltare le lezioni”.

Così il consigliere regionale del M5s, Michele Ciusa, che chiede ai vertici dell'Arst il potenziamento delle corse nel Parteolla affinché il servizio venga garantito.

“La Giunta si dichiara pronta a combattere lo spopolamento dei centri minori ma nel frattempo nei centri del Parteolla non viene garantito nemmeno il servizio di trasporto pubblico. La Regione ha il controllo analogo su Arst e deve verificare che la società svolga l'attività secondo le norme”, prosegue Ciusa. “Inoltre, abbiamo assistito alle dimissioni di un assessore ai Trasporti che ha aggravato ulteriormente le problematiche che si stanno riversando sui cittadini, costretti a gestire autonomamente l'assenza del servizio pubblico”.

“I pendolari  – aggiunge ancora – raccontano che da quando sono state ritirate le corse aggiuntive attivate durante i mesi successivi alla pandemia i posti sono diventati insufficienti. L'Arst, tuttavia, si è preoccupata soltanto di vendere gli abbonamenti annuali senza garantire pienamente il servizio”.

“Infine – le parole di Ciusa – ricordo che tra le sfide del programma regionale FESR 21/27 rientrano diverse iniziative, tra le quali quella di porre le aree urbane come motore del processo di cambiamento verso una società più vicina ai cittadini. Cosa aspetta la Regione a presentare progetti validi per sfruttare questi fondi?”.

“Non possiamo tollerare che si parli di lotta allo spopolamento e non ci si attivi subito per far sì che ogni centro sia facilmente raggiungibile”, la conclusione.

(Unioneonline/v.l.)

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