Massacrata a coltellate, forse più di trenta, e lasciata in un lago di sangue sul letto della camera di una mansarda al terzo piano della palazzina di via della Musica 150 a Quartu. Mihaela Kleics, romena di 50 anni, è un’altra vittima di femminicidio.

A ucciderla il compagno, Sandro Sarais, 56 anni di Nuraminis, da tempo senza fissa dimora: dal ritrovamento del corpo della donna, ieri mattina, di lui si sono perse le tracce fino a quando nel pomeriggio, grazie alla geolocalizzazione del suo telefono cellulare, è stato individuato.

I carabinieri della compagnia di Quartu e del comando provinciale di Cagliari lo hanno trovato nelle campagne di Solanas, a Santa Barbara, barricato nella sua Citroen sotto un cavalcavia. Alla vista dei militari si è ferito con un coltello, forse lo stesso usato per il delitto, prima di essere bloccato. Ora è ricoverato al Brotzu, piantonato e in stato di fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di omicidio.

LA QUERELA – In quella casa presa in affitto urla, minacce di morte e violenze pare fossero frequenti, viste le segnalazioni dei vicini alle forze dell'ordine.

Ed è emersa subito anche la querela presentata dalla cinquantanne lo scorso agosto al commissariato di Quartu. Una denuncia per maltrattamenti a carico proprio di Sarais. Pochi giorni dopo la vittima si è presentata per ritirarla: inutilmente perché questo tipo di querela fa scattare il procedimento d'ufficio. Tutti gli atti sono stati trasmessi alla Procura.

I VICINI – "Un omicidio annunciato”, hanno ripetuto gli inquilini della palazzina di via della Musica ai carabinieri della compagnia di Quartu, coordinati dal comandante Michele Cerri, e ai colleghi del comando provinciale. "Ce lo siamo confidati più volte: sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto qualcosa di grave. Purtroppo è un femminicidio annunciato”.

"Lei viveva qui da circa un anno. Nel primo periodo era sola, poi da alcuni mesi è arrivato quell'uomo – ricordano un po' tutti -. La situazione è stata segnalata anche durante le riunioni di condominio. Qui siamo un po' come una grande famiglia. Ci conosciamo da tantissimi anni. E quanto accadeva nella mansarda era molto preoccupante”. 

(Unioneonline)

Tutti i dettagli su L’Unione Sarda oggi in edicola

© Riproduzione riservata