Un paese in lutto, sotto choc. La tragica fine di Samuele Serra ha davvero lasciato il segno.

"Un ragazzo solare, ben voluto da tutti. Una famiglia stimata - dice il sindaco di Burcei Giovanna Zuncheddu - ci dispiace davvero tantissimo".

A Burcei risiedono i fratelli e le sorelle. Lui era emigrato lo scorso anno in Belgio dove faceva il cuoco in un ristorante gestito da un imprenditore di Siurgus Donigala.

Era rientrato da pochi giorni per trascorrere le vacanze. Ieri notte sotto il cavalcavia al 18esimo chilometro della 554, la tragedia: Samuele si è fermato per salutare alcuni amici, in una bancarella: è stato travolto e ucciso da un'auto.

La notizia a Burcei è arrivata subito. Recentemente, Samuele aveva perso il padre Santino, storico falegname del paese, con bottega in via Giuseppe Mannu. Un artista del legno. Ancora prima era morta la mamma.

Da ragazzo Samuele lavorava nella stessa falegnameria di famiglia. La crisi dell'edilizia ha danneggiato anche l'attività di famiglia. Quindi la decisione di partire, lasciare Burcei per il Belgio dove aveva trovato lavoro nel ristorante sardo.

Ieri stava tornando a casa, forse doveva incontrare alcuni amici 40enni per la loro festa. Sulla strada che ha percorso mille volte la tragedia agghiacciante, terribile.

Burcei è un paese dove si conoscono tutti. Samuele forse sognava di rientrare. Alla vacanza non ha voluto comunque rinunciare. Rivedere i suoi cari, gli amici, il paese. Una pausa di pochi giorni, poi il ritorno in Belgio con scalo a Charleroi. Un progetto svanito in pochi attimi sulla strada di casa.

Antonio Serreli

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