Sarebbe responsabile di almeno due incendi boschivi ad Assemini e Decimomannu la persona fermata dal Corpo forestale lo scorso 28 giugno. La misura cautelare ai domiciliari è stata richiesta e ottenuta oggi dal pm per il concreto pericolo di reiterazione del reato.

Si tratta di un 41enne di Assemini, incensurato e occupato in servizio di ambulanze, accusato del delitto di incendio boschivo doloso punito con la pena sino a 15 anni di reclusione.

Tutto è accaduto appunto il 28 giugno, in una giornata complicata sul fronte dell’emergenza incendi. Tra le 14 e le 16, una sequenza di 6 roghi ha interessato i territori comunali di Assemini, Uta e Decimomannu. Le squadre del Corpo Forestale – Stazione di Uta e GAUF, nonché dell’Agenzia Forestas oltre che dei Vigili del fuoco e Volontari, erano impegnate negli interventi di spegnimento anche con l’aiuto di un elicottero del Corpo Forestale decollato dalla base di Marganai. 

Una coppia di cittadini aveva visto in località Terramaini - agro di Decimomannu, in prossimità della Strada Statale 130, una persona china sul piano di campagna, intenta ad appiccare delle fiamme per poi allontanarsi con un fuoristrada. Poco dopo, in località Grogastu, diversi incendi hanno coinvolto l’agro di Uta e Assemini. Una squadra di volontari di Capoterra ha visto lo stesso fuoristrada percorrere a forte velocità una strada di penetrazione rurale, la stessa da cui si è poi sviluppato il rogo di vaste proporzioni.

Con gli incendi ancora in corso, è intervenuto il nucleo specialistico investigativo del Corpo Forestale dell’Ispettorato di Cagliari, che ha raccolto le informazioni e individuato l'auto e il conducente. Nella macchina oltre a diversi accendini è stata trovata una bustina aperta contenente tre frammenti di diavolina. Le immagini delle telecamere hanno confermato i sospetti.

L’arresto è il secondo per il reato di incendio nella stagione 2022; sono comunque in corso ulteriori indagini da parte del Corpo Forestale per individuare i responsabili di altri roghi.

(Unioneonline/D)

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