Da lontano sembra una spiaggia come tante altre della costa del Sinis.

Una volta però iniziata la passeggiata lungo il litorale ecco una distesa di microplastiche.

Molte sono piccole, piccolissime, quasi invisibili. Altre invece sono grandi. Una brutta sorpresa per chi sceglie di trascorrere una giornata di sole nella caletta di Is Benas, territorio di San Vero Milis.

Una piccola perla dell'Oristanese, diventata oggi una bomba ecologica.

Le plastiche sembrano tanti coriandoli colorati. Sono tutte diverse: per colore, forma e tipologia. Le stesse che vengono ingerite dai pesci.

In certi punti però ci sono ancora pezzi abbastanza chiari, ancora non consumati dal mare: tappi di bottiglia, cotton fioc, bicchieri, cordoncini, resti di sacchetti, bastoncini dei lecca lecca e frammenti di reti da pesca. Come spiegano i pescatori del posto questa spiaggia, per la sua conformazione, è esposta a varie correnti che attraversano il Mediterraneo.

Ecco perchè arrivano tanti rifiuti plastici. Interviene il biologo marino del Cnr di Torre Grande, Andrea De Lucia: "Conosciamo benissimo la situazione. Per ora possiamo solo ipotizzare che queste sostanze tossiche per la salute possano arrivare sulla nostra tavola. Ancora non ci sono certezze ma tanti studi in corso. Eliminare questi piccoli frammenti non è semplice. Ad oggi non c'è una calamita in grado di selezionarli senza prelevare la sabbia. Eppure lo basterebbe poco per cercare di evitare questo problema. Se ognuno, durante la sua vacanza al mare, raccogliesse questa plastica, saremo già a buon punto".
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