Oristano, sì alla venerazione dei santi: "Ma niente assembramenti"
L'arcivescovo Carboni: "Sì alle processioni, ma con le norme di sicurezza anti-virus"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo il regolamento diffuso dalla Prefettura, che disciplina lo svolgimento delle processioni e le cerimonie religiose e civili, l'arcivescovo di Oristano Roberto Carboni, ha ritenuto opportuno di consentire, nonostante le limitazioni vigenti, la venerazione del simulacro dei santi (si tratti o meno del patrono), nonché la partecipazione dei fedeli alla preghiera in una cornice di sicurezza, evitando assembramenti.
"Nonostante le restrizioni imposte dalla necessità di evitare occasioni di contagio - dice l'arcivescovo - molte comunità cristiane desiderano comunque fare memoria e venerare il Santo o la Santa, siano essi o no patroni della comunità o venerati in essa con particolare devozione. In questo senso, il passaggio del simulacro per le vie del paese, secondo le indicazioni comunicate dalla Prefettura".
Ricorda come i fedeli potranno vederlo dalle loro case, evitando assembramenti, pur non essendo in senso stretto una "processione", esprime e ricorda la festa, e chiede alle persone di venerare questo discepolo del Signore, e partecipare con la preghiera che verrà proposta per implorare Dio, affinché conceda la celere conclusione di questo momento difficile.
"Sarà cura del parroco, in dialogo e accordo con le Confraternite e coloro che si occupano delle feste patronali- conclude l'arcivescovo - valutare la possibilità di utilizzare questa modalità, accompagnando e aiutando i fedeli a pregare, invocare, chiedere l'intercessione del Santo oltre che lodare il Signore per questi suoi discepoli e discepole che lo hanno testimoniato in vita".