Non ci fu alcuna truffa. E per Cristian Cocco, ex inviato di Striscia la notizia, si è chiusa una vicenda giudiziaria in cui era accusato di essersi procurato un ingiusto profitto ai danni di una società del gruppo Mediaset, fatturando costi superiori rispetto a quelli reali.

Il pm Armando Mammone ha chiesto l’archiviazione sostenendo l’infondatezza del reato; una posizione ribadita dalla difesa con l’avvocata Cristina Puddu e accolta dal giudice Salvatore Carboni.

La vicenda risale ad alcuni anni fa: Cristian Cocco e il cameraman Noris Massimo Antonio Aversano erano stati denunciati dalla Rti che sosteneva che i due si sarebbero accordati per fatturare alla società di Aversano costi superiori rispetto a quelli sostenuti per realizzare i servizi dell’attore oristanese ed ex inviato di Striscia.

Dagli accertamenti però non sarebbero emersi elementi in tal senso, tanto che anche il pm titolare dell’inchiesta Andrea Chelo (sostituito in udienza da Mammone) aveva chiesto l’archiviazione e la ditta Rti non si è opposta. La sentenza è particolarmente importante per Cocco che proprio venerdì sarà in Tribunale per il processo per estorsione.

© Riproduzione riservata