La Fondazione Mont’e Prama dirama una nota in cui precisa alcune informazioni contenute nelle notizie circolate nelle scorse ore in relazione alle «gravi dichiarazioni del consigliere di amministrazione Andrea Abis» che saranno valutate «nel corso della riunione in programma giovedì 19».

Intanto ecco i punti contestati.

«Il Bilancio consuntivo 2022 della Fondazione Mont’e Prama non è stato né discusso, né approvato. Da Statuto deve essere infatti predisposto entro il 30 aprile 2023. Non si capisce come, dunque, il consigliere Abis possa averlo “bocciato”, come ha sostenuto in diverse interviste».

In secondo luogo, «non esiste nessun “ammanco” nelle casse della Fondazione, che per fortuna sono floride e gestite con ordine e secondo i principi della contabilità pubblica. Come si chiarirà più avanti, sussiste una differenza di vedute sul trasferimento di fondi pubblici al Comune di Cabras, che il Collegio dei revisori ha ritenuto indebito».

Inoltre “non c’è nessun rischio di dissesto per le casse del Comune di Cabras, nei confronti del quale è stato accertato un trasferimento netto - da parte della Fondazione - di 468.962 euro per l’anno 2022, a fronte di incassi netti passati di 243.247 euro (2021), 150.532 (2020), 489.310 (2019), 433.766 (2018). Esiste, come già chiarito, il tentativo e la pretesa del Comune di Cabras di incassare - per la prima volta - cifre al lordo, scaricando sulla Fondazione (e dunque sui fondi versati dal Ministero e dalla Regione) il pagamento dell’aggio dovuto alla Coop Penisola del Sinis. Un passaggio contabile che il Collegio dei revisori ha ritenuto di non poter avallare, paventando un reato contabile nella distrazione “mascherata” di fondi dello Stato e della Regione in favore dell’ente pubblico. In relazione alla previsione del 2023, il Consiglio di amministrazione ha deciso di sposare la proposta prudenziale indicata dai revisori, ipotizzando un impegno di 375.00 euro, dichiarandosi però disposto ad aggiornare la cifra al rialzo (cosa possibile fino al 31.12.2023), nel caso il parere dei Soci fondatori fosse concordante con quello del consigliere Abis».

Quarto punto: «In data 21.12.2022, come stabilito dal Consiglio di amministrazione nella riunione del 19.2.2022 e come già comunicato in data di ieri, la Fondazione ha rivolto un quesito urgente ai Soci fondatori Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Cabras, per dirimere la differenza di valutazioni fra il Collegio dei revisori e il rappresentante dell’ente locale. In dichiarazioni alla stampa il consigliere Abis, sindaco di Cabras, ha detto che “a noi non è arrivato nulla”». La fondazione rende invece disponibili «il testo, la ricevuta di trasmissione e di avvenuta consegna della comunicazione alla Pec del Comune di Cabras in data 21.12.2022. Questa circostanza - da sola - potrebbe testimoniare qual è il grado di affidabilità delle incredibili e inspiegabili (nel merito, nella sostanza, nella lealtà, nella prospettiva di buon lavoro della Fondazione) dichiarazioni rese dal consigliere Abis». 

(Unioneonline)

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