Judoka ucciso dalla meningite: scatta la profilassi su familiari, compagni di scuola e di squadra
La Asl di Oristano: «Indagine epidemiologica per tutti coloro che sono entrati in contatto diretto con Gabriele Pinna negli ultimi dieci giorni. No ad allarmismi»La Asl di Oristano avvia indagine epidemiologica e profilassi per i contatti diretti di Gabriele Pinna, il 18enne judoka di Ghilarza – qualificato ai campionati italiani under 21 in programma fra qualche settimana – ucciso da una probabile meningite fulminante.
Il ragazzo è arrivato in Pronto Soccorso all’ospedale San Martino di Oristano nella notte: già in gravissime condizioni, è stato ricoverato in Rianimazione ma dopo poche ore è morto. In corso gli esami di laboratorio per accertare definitivamente la causa del decesso. Che però, in base alla sintomatologia presentata, sarebbe appunto da ricondurre a meningite.
In attesa dell’esito il Servizio di Igiene e sanità pubblica della Asl 5 di Oristano ha avviato l’indagine epidemiologica per identificare tutte le persone che negli ultimi dieci giorni sono state a contatto con il ragazzo e il protocollo per sottoporre a profilassi antibiotica i contatti stretti.
«A questo proposito – chiarisce la direttrice del dipartimento di Prevenzione Maria Valentina Marras - va sottolineato che la malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, gli starnuti o mentre si parla. Affinché il contatto avvenga, è necessario essere a contatto stretto (entro i due metri) e prolungato con la persona infetta o trovarsi in ambienti molto affollati.
Sono considerati contatti stretti i familiari, i partner o i conviventi del soggetto malato, gli insegnanti e i compagni di classe, i compagni di squad ra, i compagni di viaggio nella stessa auto venuti in contatto con il soggetto negli ultimi 10 giorni. Tuttavia, l’essere esposti agli agenti patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia».«Non sono considerati contatti stretti – si precisa - persone venute in contatto occasionalmente con il soggetto infetto (come gli studenti o gli insegnanti della stessa scuola). Per questi, è prevista la sorveglianza sanitaria, da attuarsi in collaborazione con medici di famiglia, pediatri, medici di guardia medica e Ascot – che sono già stati allertati – per la visita e l’eventuale somministrazione di terapia antibiotica in caso di insorgenza di sintomi riconducibili a meningite, come febbre, nausea, vomito, fotosensibilità».
La direzione generale della Asl 5 aggiunge che, «per evitare il diffondersi di ingiustificati allarmismi, occorre seguire unicamente le indicazioni e le prescrizioni del Servizio di Igiene e sanità pubblica, diramate a medici di base, punti di guardia medica, farmacie. In ogni caso, chi rientrasse nella casistica descritta fra i contatti stretti e non fosse stato ancora chiamato dal Servizio di Igiene Pubblica, può contattare lo stesso servizio alla e-mail igienepubblica.oristano@asloristano.it».
(Unioneonline)