Ales, emergenza sanità: alza la voce il comitato dei sindaci del distretto sanitario
Il presidente Mereu chiede un incontro urgente all’assessore regionale della Sanità Armando BartolazziPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'elenco dei disagi è lungo: dalla mancata copertura ad agosto, per diverse giornate, dei punti di guardia medica di Marrubiu e Ales, all’assenza del medico all’interno dell’Ascot di Arcidano, senza dimenticare l’assenza dei camici bianchi a Uras, dove dal primo agosto è andato in pensione Aldo Rizzetto.
La sanità, nel Terralbese, è un incubo senza fine. Sulla grave situazione che si è venuta a creare questa volta alza la voce il comitato dei sindaci del distretto sanitario di Ales-Terralba guidato dal presidente Francesco Mereu, nonché sindaco di Ales, che chiede un incontro urgente all’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi.
«In un periodo estivo caratterizzato da un incremento della popolazione presente sul territorio, la continuità assistenziale rappresenta un presidio imprescindibile per la tutela della salute pubblica - si legge in una nota del Comitato - e l’assenza di tali servizi rischia di compromettere gravemente il diritto all’assistenza sanitaria dei cittadini. La Conferenza esprime forte preoccupazione per una situazione che, in un periodo così delicato, mette a dura prova il sistema sanitario locale e le comunità del nostro territorio. Chiediamo con urgenza alla Direzione dell’Asl e all’assessorato Regionale alla Sanità di attivare tutte le misure necessarie per garantire la continuità dei servizi, soprattutto nei giorni festivi estivi, quando la domanda di assistenza cresce sensibilmente. Un ringraziamento sincero va ai medici che, con grande sacrificio, professionalità e dedizione, stanno assicurando la copertura dei turni nonostante il periodo e le difficoltà organizzative».
Interveniene anche il sindaco di Marrubiu, Luca Corrias: «Abbiamo segnalato tempestivamente alle autorità competenti questa grave scopertura, chiedendo interventi immediati per ripristinare il servizio. La guardia medica non è un servizio accessorio, ma un presidio essenziale, soprattutto per le comunità come la nostra».