Ben 150 avvisi di garanzia arrivati ad altrettanti pastori sardi per il blocco della Statale 131 Carlo Felice all'altezza di Abbasanta nello scorso febbraio, quando eravamo ai primi giorni della protesta degli allevatori.

Tra di loro c'è anche Gianuario Falchi, uno dei portavoce dei pastori delegato a partecipare al tavolo ministeriale.

È finito nel registro degli indagati per manifestazione non autorizzata, violenza privata aggravata in concorso e danneggiamento aggravato in concorso.

"Dopo otto mesi arrivano le denunce e non le soluzioni, questo non aiuta di certo", dichiara lo stesso Falchi. "Nel frattempo - continua - si deve convivere con un'annata che è un disastro e con queste nuove spese legali per difenderci da un'accusa che secondo me è infondata".

Ancora: "Abbiamo ricevuto la solidarietà di tutta Italia e l'unico che non ha capito cosa significava quella protesta e quanto è stato difficile gettare il latte è lo Stato. Sembra quasi non ci sia più la possibilità di reclamare i propri diritti".

(Unioneonline/L)
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