Gli agenti della 3^ sezione della Squadra Mobile hanno identificato e sottoposto a misura cautelare un ventenne residente a Oristano, responsabile di numerosi furti in chiese, negozi, parcometri e ai danni di ignari cittadini.

L’estate scorsa ha derubato una coppia di turisti tedeschi nella borgata marina di Torregrande: approfittando di un momento di distrazione è entrato nel loro camper e lo ha “ripulito”. Già all’epoca la Polizia era risalita a lui e aveva trovato parte della refurtiva nascosta nella vicina pineta di Torregrande, assieme al bottino di altri furti lungo le spiagge del Sinis.

Sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora, una volta tornato a Oristano il giovane ha ripreso le vecchie e brutte abitudini.

Due furti nelle casse automatiche installate nei parcheggi di via Cagliari, due all’interno della Cattedrale di “Santa Maria Assunta” di Oristano e ben quattro raid compiuti all’interno del santuario “Madonna del Rimedio” di Donigala con il parroco costretto a limitare gli orari di accesso a discapito dei fedeli che si recavano per i momenti di preghiera.

Ladro seriale di biciclette, qualche mese fa ha cercato anche di rubare all’interno di edifici di proprietà del Comune di Oristano assieme a minorenni. 

Ancora, ha rubato un portafogli da un’auto nel lungomare di Torregrande, tentando di utilizzare le carte di credito ma è stato fermato da personale della Squadra Mobile. Qualche notte fa, dopo aver forzato la porta di ingresso di un’attività commerciale, ha rubato un tablet e altro materiale che poi ha poi tentato di rivendere; anche in questo caso è stato però identificato grazie alle telecamere.

Il giovane, destinatario della misura di prevenzione dell’Avviso Orale del Questore di Oristano, ha continuato comunque a vivere con il ricavato di furti che commetteva quasi giornalmente.

Malgrado gli stratagemmi ideati per nascondere la refurtiva e camuffare gli abiti, grazie ai numerosi impianti di videosorveglianza presenti in città e alle indagini della Polizia, alla fine è stato identificato e sottoposto a misura cautelare. Parte della refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari.

(Unioneonline/D)

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