Una folla immensa per l’ultimo saluto a Filippo Vidili, il 50enne oristanese residente a Bosa morto nel giorno di Ognissanti durante un incidente di caccia. Tantissimi amici e soprattutto i cavalieri della Sartiglia hanno accompagnato l’ex presidente dell’associazione Cavalieri nella sua ultima “discesa”.

Il vescovo della Diocesi Alghero-Bosa Mauro Maria Morfino dall’altare della Chiesa del Carmelo ha espresso parole di conforto per la moglie Cristina, la figlioletta, il padre e i fratelli e tutti i familiari.

«Un dolore incommensurabile, nulla sarà più come prima, ma dobbiamo pensare che la vita va avanti proprio come Filippo ci ha insegnato nella versatilità delle sue passioni». Il vescovo ha esortato al rispetto della vita, a non dare nulla per scontato: «I tempi dell’orologio della vita non sono eterni e forse dovremmo ripensare anche alle modalità di svago della nostra esistenza che, talvolta, possono mettere a repentaglio un dono cosi prezioso come la vita umana».

Commozione nelle parole del vescovo: «Credo che il grido gioioso di Filippo sia questo continuate a vivere, prendetevi sul serio, amatevi».

Nella chiesa c’è un silenzio surreale, sul feretro spicca il sorriso di Filippo Vidili, in un’immagine che lo ritrae col costume sardo forse in un momento di una delle sue tante Sartiglie. Alla cerimonia erano presenti i sindaci di Bosa, Oristano, Sedilo e tanti amministratori.

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