Espianto di organi al San Martino di Oristano: verranno salvate altre tre persone
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La morte di una donna consentirà di salvare altre tre vite umane. È stato effettuato questa notte all'ospedale San Martino di Oristano un prelievo d'organi su una donna di 59 anni di un paese dell'hinterland oristanese, morta a causa di un'emorragia cerebrale.
Dopo aver certificato la morte encefalica, la famiglia ha dato il consenso alla donazione (famiglia sensibile al tema in quanto uno dei componenti è una persona trapiantata) e così il direttore dell'Unità operativa di Anestesia e rianimazione Giorgio Piras e il Coordinatore locale dei trapianti Marco Obinu, sotto il coordinamento del Centro Regionale Trapianti e la collaborazione della Direzione sanitaria del San Martino, hanno avviato l'iter per il prelievo di fegato e reni.
L'intervento è stato eseguito dalle equipe dei due centri a cui sono stati destinati gli organi in base alla compatibilità con il ricevente: quella dell'Ismett (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione) di Palermo, che ha prelevato il fegato e un rene, e quella dell'Urologia dell'azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, che ha prelevato l'altro rene.
Quello di questa notte è il secondo prelievo d'organi effettuato all'ospedale San Martino nel 2018; il primo si era verificato nel febbraio scorso su una bambina di nove anni.