Nel mare del Sinis ci sono rifiuti di ogni genere. Per capirlo meglio basta analizzare la quantità enorme raccolta pochi giorni fa dai pescatori in occasione delle due giornate di pulizia dei fondali organizzate dal Flag Pescando in collaborazione con l'Area marina protetta del Sinis.

I ricciai hanno raccolto oltre 400 chili di rifiuti per circa 4 metri cubi di volume. Gli operatori mercoledì scorso si sono immersi a Mare Morto, mentre due giorni dopo a Torre grande. L'iniziativa ha consentito di ripulire il mare da rifiuti di plastica, ferro e vetro. I ricciai hanno recuperato vecchie nasse, cime, brandelli di rete, bottiglie di vetro e tanto altro.

«Siamo molto soddisfatti di come si sono svolte le giornate e dei risultati che abbiamo conseguito - commenta Alessandro Murana, presidente del Flag Pescando - Avevamo l'obiettivo di testare una collaborazione importante ed estesa tra attori pubblici e privati del territorio, un partenariato che potrebbe diventare stabile per provare a ideare e progettare in futuro un'operazione su più vasta scala».

I rifiuti marini recuperati sono stati conferiti immediatamente ai mezzi navali della società Tharros Marittima che, a titolo gratuito, ha curato il trasporto e lo smaltimento. I mezzi navali della Capitaneria hanno garantito invece il controllo e la tutela degli operatori subacquei impegnati nelle operazioni. Per una volta i ricciai anziché pescare ricci hanno recuperato rifiuti.
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