Tutti contro la pesca dei ricci nei mari sardi. La petizione online promossa pochi giorni fa dal Gruppo di intervento giuridico ha raggiunto quasi 5mila adesioni.

Le firme continuano ad arrivare nonostante la Regione, la scorsa settimana, abbia modificato il decreto vietando per la prima volta la pesca ai pescatori sportivi.

"Noi non ci facciamo ingannare dall'assessore regionale dell'agricoltura Gabriella Murgia - spiega però il presidente del Gruppo Stefano Deliperi -. Il nuovo regolamento, infatti, nonostante la risorsa sia in sofferenza, vieta la raccolta agli sportivi ma autorizza ai professionisti a raccogliere 2 mila ricci al giorno fino al 15 aprile 2020. Conti alla mano, ai soli 182 pescatori professionali subacquei è consentito pescare 364.000 ricci al giorno, cioè 2.184.000 alla settimana, più di 8.730.000 al mese. E quasi 50 milioni nell'intera stagione di pesca. A questi numeri già fuori da ogni logica di buon senso sarebbe necessario sommare quelli, completamente incontrollabili, derivanti dalla pesca abusiva. Noi chiediamo chiediamo a gran voce ai ministri delle Politiche agricole e dell'Ambiente e all'assessore regionale dell'agricoltura, una moratoria di tre anni della pesca dei ricci di mare,monitoraggi marini e provvedimenti di sostegno ai pescatori".

In Sardegna la zone dove i ricciai pescano maggiormente è la costa del Sinis, da Cabras a San Vero Milis.
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