Alcuni ospedali dell'isola presentano delle gravi carenze di sicurezza nei reparti dove vengono curate le persone con talassemia.

Lo denuncia il direttivo regionale di Thalassa azione esprimendo preoccupazione per l'evolversi della situazione in seguito all'epidemia causata dal COVID-19.

"Capiamo il momento difficile dell'emergenza sanitaria nell'Isola scrivono in una lettera i componenti del direttivo - ma non possiamo non dirci fortemente preoccupati per la mancanza di uniformità che si riscontra nei vari ospedali in cui sono in cura le persone con talassemia. Si passa da ospedali virtuosi in cui vengono attivate zone di pre-triage per l'ingresso in reparto e gli operatori indossano le mascherine, ad altri, come il San Martino di Oristano, dove l'ingresso è senza controlli, mancano le mascherine e viene minimizzata l'importanza dell'uso delle stesse. Chiediamo l'intervento dell'Assessore alla Sanità per garantire lo stesso livello di sicurezza a tutte le persone con talassemia nell'Isola, le quali non possono fare a meno di recarsi negli ospedali per svolgere le terapie trasfusionali salvavita, frequentando quindi gli ambienti ospedalieri per diverse ore".

Thalassa azione chiede alla popolazione di rispettare le norme previste dalla presidenza del Consiglio dei ministri e salvaguardare tutti, in particolare le categorie più a rischio come la nostra. E alle persone in buona salute chiediamo che non cessino di far mancare il loro sostegno andando regolarmente a donare il sangue, farmaco salvavita insostituibile e non riproducibile in laboratorio, nella totale sicurezza garantita dai centri di raccolta.
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