Un bisonte del mare nel piccolo scalo di Arbatax a servizio dello stabilimento dell’Intermare, dove sono in corso di realizzazione lavori commissionati di alta tecnologia metalmeccanica i cui elementi sono destinati ai parchi eolici offshore e ai giacimenti petroliferi dislocati in più parti del mondo.

La bettolina S44, battente bandiera portoghese, è adibita al varo di piattaforme fino a 30mila tonnellate. Ha varcato l’ingresso del porto di Arbatax scortata dagli equipaggi della Guardia Costiera, al comando del tenente di vascello Mattia Caniglia, e da alcuni rimorchiatori.

Resterà ormeggiata qualche mese sulla banchina sud, dirimpetto al sito produttivo dell’Intermare. Sul maxi pontone verranno caricati i jacket da 5mila tonnellate complessive Dogger Bank A e Dogger Bank B commissionati da Aibel Norway, uno dei maggiori progetti che alimenta di lavoro e speranza la fabbrica dove fioccano le alte professionalità.

I parchi eolici offshore stanno sostituendo i pozzi di petrolio come attività centrale che definisce il Mare del Nord. Dogger Bank, il più grande parco eolico del mondo, sorgerà su un vasto banco sabbioso al largo dello Yorkshire, subito fuori dalla piattaforma continentale del Regno Unito e vicino al punto in cui s'incontrano i confini tra le acque territoriali di Paesi Bassi, Germania e Danimarca.

Fino all’ultima glaciazione del Pleistocene, il Dogger Bank era un’isola nel Mare del Nord, grande quasi quanto la Sardegna.

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