Dodici anni. È la pena finale chiesta questa mattina dal sostituto procuratore di Nuoro Ireno Satta nel giudizio abbreviato per Antonello Piras, il 21enne reo confesso dell’omicidio dello zio Nico, ucciso nella notte tra domenica 1 e lunedì 2 ottobre del 2023 quando in paese si stavano concludendo i festeggiamenti per le Cortes Apertas.

Piras, difeso da Francesco Mossa e Giovanni Angelo Colli, questa mattina è comparso in aula davanti al gup Mauro Pusceddu.

I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con gli avvocati Francesco Lai e Chiara Madia. La Madia aveva chiesto la contestazione dell’ aggravante della premeditazione. Ma per pm Ireno Satta non si è trattato di un omicidio premeditato ma al massimo preordinato, e ha chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche. Antonello aveva confessato il delitto raccontando che era stato minacciato dalla vittima Nico Piras, che a sua volta era accusato dell’omicidio del fratello Angelo Maria Piras, padre di Antonello.

L’uomo è stato ucciso a fucilate nel 2015, un delitto secondo gli inquirenti maturato per questioni di eredità. Il giudice si è ritirato in camera di consiglio e nelle prossime ore è attesa la sentenza

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