Nuoro, visite private in un centro medico: indagata dirigente della Asl
Prestazioni non autorizzate, visto che la dottoressa aveva scelto volontariamente il regime di esclusività: sequestrati 100mila euro(foto Guardia di finanza)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Scoperto un presunto abuso ai danni del sistema sanitario nuorese: una dirigente dell’Asl, pur legata al regime di esclusività, avrebbe esercitato attività privata in violazione dei vincoli contrattuali. A indagare, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Nuoro.
Secondo quanto emerso dalle indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro – la professionista, nonostante avesse scelto volontariamente il regime di esclusività, avrebbe continuato a prestare attività professionale anche per un centro medico privato riconducibile al coniuge.
Il regime di esclusività vieta ai medici dipendenti pubblici di esercitare la libera professione al di fuori delle strutture autorizzate e comporta specifici benefici economici. Per questo gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno lavorato su due fronti per verificare l’effettivo svolgimento dell’attività presso il centro privato, e calcolare le somme che sarebbero state percepite indebitamente. Al termine della prima fase investigativa, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo del presunto profitto della frode: circa 100mila euro.
Nei giorni scorsi, su ordine della Procura, la Guardia di Finanza ha sequestrato le liquidità presenti sul conto corrente dell’indagata e una quota dell’immobile dove ha sede il centro medico privato. Le indagini sono tuttora in corso e la dirigente è indagata per truffa aggravata ai danni di ente pubblico.
La Guardia di Finanza sottolinea che l’intervento mira a proteggere risorse pubbliche in un settore cruciale come quello sanitario, essenziale per il benessere della collettività.
