Macomer, polemiche per il «canile lager». La replica del Comune: «Non è vero»
Ispezione dei vigili dopo la denuncia della deputata M5S Susanna Cherchi: «Accuse infondate, i cani ospitati vivono nel benessere»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Nel canile di Monte Muradu vengono rispettate le regole per il benessere animale. Non è quindi un lager sovraffollato». È quanto hanno rilevato i tecnici del Comune di Macomer e la Polizia Locale, a seguito di una denuncia firmata dalla deputata del Movimento 5 Stelle Susanna Cherchi e di alcune attiviste del territorio, che descrivevano la struttura di Monte Muradu, "Mondo Cane", preda di una «situazione fuori controllo».
L'esito dell'ispezione dell'ufficio tecnico e della Polizia locale ha rivelato invece che i cani ospitati nella struttura godono di una situazione di generale benessere.
«Il Comune - è scritto in un comunicato - ha comunque sempre verificato la corretta gestione del servizio del canile e, negli ultimi mesi, ha messo in campo diverse iniziative per migliorarne l’efficienza».
Lo scorso 28 aprile la situazione è stata portata all'attenzione del Consiglio comunale, il quale, all’unanimità, ha approvato il regolamento per l'adozione dei cani randagi ospitati nelle apposite strutture di cura e ricovero, nelle strutture convenzionate o nelle strutture comunali e per la corresponsione di incentivi economici ai cittadini adottanti.
Uno strumento che consentirà, fra l’altro, di sostenere, con un incentivo economico garantito dal Comune, l’adozione degli animali ospitati all’interno del Canile di Monte Muradu. Nello specifico il Regolamento riconosce un contributo economico ai cittadini che adottano un cane randagio, custodito nei rifugi e altro.
«Un aiuto economico non banale – sottolinea l’assessore all’ambiente,Toto Listo - che riconosce lo sforzo del privato nel farsi carico di un pezzo del problema che ricade sull’intera comunità e che rappresenta, per chi adotta, una forma di agevolazione a rimborso di spese medico-veterinarie e alimentari, di educazione cinofila, polizze sanitarie sostenute e adeguatamente dimostrate e rendicontate».