Sulla questione ereditaria relativa alla famiglia di Francesco Rocca – il dentista di Gavoi che sta scontando l’ergastolo in quanto ritenuto il mandante dell’omicidio della moglie, Dina Dore, avvenuto nel 2008 – il tribunale di Nuoro deciderà all’inizio dell’estate 2022.

Nell’udienza di ieri il giudice civile Tiziana Rocca ha letto le note presentate dalle parti e ha concesso 60 giorni per le dichiarazioni conclusive. Dal 21 febbraio avrà 90 giorni di tempo per prendere una decisione. La causa è stata intentata dalla madre e dalle due sorelle di Rocca con l’intento di “spogliarlo” dei suoi averi i quali, a loro dire, devono rientrare nell’asse familiare "a garanzia del patrimonio della figlioletta". Sostengono inoltre di aver speso la quota parte dell'eredità per pagare gli avvocati e onorare altri debiti del parente, un totale di circa 800mila euro, e quel che resta dovrebbe andare a loro.

Per gli avvocati che rappresentano la famiglia di Dina Dore e che tutelano la figlia 13enne della coppia – i legali Annamaria Busia e Francesca Calabrò – in realtà si tratterebbe solo di un’astuzia con la quale si vorrebbe evitare di rendere i beni aggredibili dai Dore, beneficiari di una provvisionale dopo la condanna, e dalla stessa figlia minorenne, per il cui risarcimento è in corso un'altra causa civile.

Gli avvocati della famiglia Dore e della figlia di Rocca hanno giudicato irricevibile la proposta presentata a giugno e che comprendeva anche l'offerta della nonna e delle zie della ragazzina di pagare i suoi studi, chiedendo però di rinunciare alla causa e al pignoramento promosso dai Dore.

Sarà il giudice, in base alla documentazione acquisita dalla famiglia Rocca - rappresentata dagli avvocati Giampaolo Mura e Giovanni Pinna Parpaglia - e agli atti presentati dalle altre parti in causa, a decidere il destino dell'eredità di famiglia.

Inoltre, i legali Busia e Calabrò, nell'interesse della 13enne e della zia Graziella Dore, a cui la ragazza è stata affidata, hanno dato vita a un altro procedimento civile, notificando l'atto di citazione per il riconoscimento del mantenimento e per gli arretrati, quantificati in 58mila euro. La prossima udienza, davanti al giudice Salvatore Falzoi, è prevista per l'1 febbraio 2022.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata