Dina Dore, a 13 anni dal delitto fiori per la 37enne di Gavoi uccisa FOTO
Presente l'amministrazione comunale, la sorella Graziella apprezza: "Tenere viva la coscienza collettiva"Nel giorno del 13esimo anniversario della morte di Dina Dore, la 37enne di Gavoi uccisa il 26 marzo 2008 davanti agli occhi della figlioletta di 8 mesi, l'amministrazione comunale del paese con in testa il sindaco Salvatore Lai, posa un mazzo di fiori sulla tomba della donna, per il cui omicidio è stato condannato all'ergastolo in via definitiva il marito Francesco Rocca come mandante e il giovane del paese Pierpaolo Contu come esecutore materiale.
Salvatore Lai, che era sindaco di Gavoi anche nel 2008, ha voluto ricordare quel femminicidio che per anni ha sconvolto il paese e rendere omaggio alla vittima. "Quella data in cui una giovane donna, madre di una bambina in tenera età, veniva barbaramente privata della sua vita , mi è rimasta impressa nella mente, perché ho vissuto in prima persona, come sindaco, quei tragici momenti alla guida di una comunità sconvolta e impaurita".
"Quel ricordo è rimasto impresso nella mia mente e ora dopo13 anni, diventato un'altra volta sindaco, ho ritenuto doveroso nei confronti di Dina, di sua figlia Elisabetta e dei suoi familiari portare un segno di attenzione e presenza istituzionale, interprete di un sentimento di affetto e solidarietà della comunità di Gavoi" spiega il primo cittadino.
Presenti in cimitero per una breve cerimonia anche i consiglieri comunali e gli assessori. L'iniziativa è stata particolarmente gradita da Graziella Dore, sorella di Dina, che ha contribuito non poco alla svolta delle indagini dopo cinque anni dall'omicidio, quando Francesco Rocca e Pierpaolo Contu furono arrestati. "E' un gesto che la nostra famiglia apprezza tantissimo - conferma la donna - Siamo grati al sindaco e all'amministrazione per l'iniziativa e per il pensiero. Nonostante siano passati 13 anni tutto il paese ha voluto dare un segno, affinché la storia di Dina non si dimentichi e serva a mantenere viva la coscienza collettiva sul tema della violenza contro le donne".
(Unioneonline/L)
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