Per l'omicidio di Manuel Careddu arriva un primo verdetto. Nicola Caboni ha patteggiato 4 anni per la soppressione del cadavere del ventenne di Macomer ucciso la sera dell'11 settembre scorso da un gruppo di coetanei.

Il giovane di Ghilarza, l'ultimo ad essere finito in manette, avrebbe partecipato soltanto alle ultime fasi del delitto: avrebbe collaborato allo spostamento e alla soppressione del cadavere.

Qualche settimana fa aveva scelto di patteggiare e nei giorni scorsi è arrivata la ratifica della pena concordata con l'accusa.

Per gli altri ragazzi coinvolti invece il Gip ha fissato il giudizio immediato, ma i difensori chiederanno riti alternativi.

Per i maggiorenni Christian Fodde, Riccardo Carta e Matteo Satta (difesi da Aurelio Schintu, Angelo Merlini ed Emanuele Tuscano) la data stabilita al momento è il 10 giugno, mentre per i ragazzi che dovranno comparire davanti al Tribunale dei minori di Cagliari il processo dovrebbe aprirsi il 10 settembre (i due legali Giancarlo Frongia e Gianfranco Siuni hanno già presentato la richiesta di rito abbreviato e la data del processo cambierà).

Per la mamma di Manuel Careddu questa pena di 4 anni è "assurda e ridicola. Come faccio a credere nella giustizia? Quei ragazzi devono passare il resto della vita in carcere".
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