L’allarme in Sardegna non riguarda solo i problemi nei Pronto soccorso ma anche, in modo specifico, la carenza di personale nel reparto di Urologia dell’ospedale San Francesco di Nuoro. In merito, i consiglieri regionali di Liberi e Uguali Sardigna Daniele Cocco ed Eugenio Lai hanno presentato un’interrogazione.

“A seguito della drastica riduzione delle assunzioni nel comparto sanità e alle continue richieste di trasferimento presso altre strutture dell'Isola dei dipendenti già in servizio – spiegano -, si è venuta a creare una grave carenza di personale sanitario presso il reparto di urologia dell'Ospedale San Francesco di Nuoro, determinando gravi disservizi nelle prestazioni erogate ai cittadini del territorio con un preoccupante aumento dei tempi delle liste di attesa per visite, esami e ricoveri”.

Questo impedisce di garantire non solo “un'adeguata continuità assistenziale ai pazienti già in cura”, ma anche il servizio delle urgenze e delle emergenze urologiche H24 per tutti i giorni della settimana. “Il personale medico in servizio ha più volte segnalato lo stato di particolare criticità della pianta organica, con carichi di lavoro non più tollerabili, sollecitando una soluzione organizzativa che possa sopperire a tale situazione ormai al collasso”, aggiungono.

“A breve sarà concluso un concorso indetto dall'Anas ‘Brotzu’ per la copertura di 15 posti a tempo pieno e indeterminato di dirigente medico nella disciplina di urologia, mentre risulta ancora aperta la graduatoria del concorso, sempre indetto dall'Arnas, per il reclutamento di 179 posti di collaboratore professionale sanitario Infermiere. Con l'interrogazione – concludono - chiediamo al presidente della Regione e all'assessore della Sanità di attivare, o far attivare, tutte le procedure necessarie al fine di destinare almeno 4 medici urologi del concorso all'Ospedale San Francesco di Nuoro e di procedere, con la massima urgenza, allo scorrimento della graduatoria del concorso per infermieri con l'assegnazione dei vincitori e degli idonei nei diversi presidi sanitari della Sardegna, dando priorità ai reparti in cui si registra la maggiore carenza di personale con il rischio di chiusura degli stessi”.

(Unioneonline/s.s.)

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