“17 ore per una visita”, allarme Pronto soccorso in Sardegna
I Progressisti puntano il dito contro la Giunta regionale: “Una sconfitta per il sistema sanitario pubblico”
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Giunta Solinas di nuovo sotto accusa per la gestione dei reparti d’emergenza in Sardegna.
“Diciassette ore di attesa per una visita al Pronto soccorso del Policlinico di Monserrato” è l’attacco dei Progressisti. “Anche negli ultimi giorni – spiega il capogruppo Francesco Agus - sono andati in tilt in tutta l'Isola senza che la Regione abbia mosso un dito”. Ieri, “da Cagliari a Sassari le ore d'attesa erano in media più di 9, mentre il Pronto soccorso di Nuoro resta a rischio chiusura”.
Non solo: Agus segnala inoltre che “aumenta ogni giorno il numero di medici positivi al Covid, così come le segnalazioni di pazienti che, scoraggiati, rinunciano a essere visitati a causa delle lunghe attese”. Insomma, “una sconfitta per il sistema sanitario pubblico”.
Le azioni da portare avanti vengono ben individuate dall’esponente della minoranza: “Riaprire immediatamente, come chiediamo da 9 mesi, il Pronto soccorso del Santissima Trinità, riservandolo in una prima fase ai pazienti positivi e sospetti positivi". Quindi, "assumere i sanitari presenti nelle graduatorie che inspiegabilmente non vengono fatte scorrere, stabilizzare i precari, fare nuovi concorsi, razionalizzare l'utilizzo del personale". Necessario poi attivare un coordinamento regionale che "sovrintenda alla gestione delle grandi emergenze contemporaneamente in corso: la pandemia, le liste d'attesa e gli screening arretrati, il blocco dei Pronto soccorso e la sovraoccupazione delle terapie intensive".
Agus conclude sottolineando come nelle ultime settimane “in tanti hanno scelto di licenziarsi dal servizio sanitario sardo scegliendo la libera professione, il settore privato e il lavoro in altre regioni: dall'Isola vanno a rafforzare le fila degli ospedali del Trentino Alto Adige".
(Unioneonline/s.s.)