Tre ore di ritardo sull’Alghero-Roma e, a catena, altrettante sul Roma-Olbia: è la storia di un’ordinaria serata (trasformata in notte fonda) di disagio per i passeggeri dei voli in continuità territoriale di AeroItalia. Il volo sarebbe dovuto partire alle 19,20 da Fertilia ma è rimasto bloccato per un non meglio precisato problema tecnico.

Nessuna informazione però arriva ai passeggeri in attesa a Fiumicino, che apprendono solo dal tabellone del ritardo di un’ora del volo per Olbia inizialmente previsto per le 21.40. Solo davanti al protrarsi del ritardo e alle rimostranze dei passeggeri esasperati, il personale di scalo informa che l’attesa è legata a un problema del volo da Alghero che alle 22,30 è ancora fermo a Fertilia. Nel frattempo l’aereo nello scalo algherese viene sostituito e quello che finalmente atterra all’aeroporto romano, intorno alla mezzanotte, non è un aereo di linea AeroItalia ma un Boeing senza livrea della AirExplore, compagnia aerea charter con sede a Bratislava.

Finalmente i circa 200 passeggeri si possono imbarcare e 5 minuti dopo l’una l’aereo decolla. Senza uno straccio di informazione, senza un bicchiere d’acqua e senza neppure le indispensabili istruzioni per la sicurezza in italiano. È l’1,35 quando si arriva al Costa Smeralda ormai deserto. Per decine di passeggeri, come una squadra di La Maddalena che deve fare anche i conti con il traghetto, il viaggio da incubo continua.

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