«Su sagre, street food e feste di paese è necessario un giro di vite». Lo afferma Adiconsum, che chiede una forte intensificazione dei controlli dopo la morte di Roberta Pitzalis, 38 anni, causata da un’intossicazione da botulino dopo aver ingerito guacamole in uno stand della Fiesta Latina di Monserrato

«Se da un lato si moltiplicano gli eventi sul territorio che vedono coinvolti esercizi, spesso improvvisati, che somministrano bevande e alimenti al pubblico, dall’altro i controlli sul fronte del rispetto delle misure igienico-sanitarie appaiono del tutto insufficienti, come dimostra purtroppo il tragico caso di Monserrato, «afferma il presidente dell’associazione, Giorgio Vargiu, «L'idoneità professionale alla manipolazione e preparazione di alimenti, così come le condizioni di vendita al pubblico in strada presso sagre, fiere, feste di piazza, devono essere costantemente monitorati dalle autorità competenti perché, ricordiamolo, somministrare alimenti alterati o non conservati in modo corretto può avere conseguenze gravissime sulla salute».

Per tale motivo Adiconsum «chiede  alla Regione un giro di vite su tali eventi enogastronomici, con ispezioni e controlli a tappeto attraverso Nas e aziende sanitarie locali, volti a garantire il rispetto delle norme di sicurezza e igiene, nell’interesse della popolazione e degli stessi operatori», conclude Vargiu. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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