Ha coraggio e grinta da vendere Marta Cabriolu, la sindaca di 36 anni, che guida Villacidro, paese sempre più d'ombre, da meno di un anno.

Ai criminali che le hanno incendiato la macchina alle 2.15 del mattino di sabato risponde con fermezza e invita tutti a mettere da parte gelosie, invidie e cattiverie.

Che succede a Villacidro?

"Il paese vive un momento economico molto difficile. Abbiamo uno dei maggiori indici di disoccupazione e la crisi si sente in ogni settore. Numerose famiglie vivono in una situazione di grave disagio sociale e questa precarietà non fa che acuire il malcontento. Nelle ultime settimane sono passati alla cronaca numerosi atti vandalici, auto incendiate e furti".

Si aspettava un atto così vile?

"Mentirei se dicessi che non me l'aspettavo".

È vero che da mesi riceve minacce e calunnie?

"Da quando sono diventata sindaco ho subito continuamente insulti. Quando una persona non la si può attaccare sul piano politico, allora si cerca di screditarla andando a giudicare la vita privata, inventando notizie che in breve fanno il giro del paese. Alla lunga ci si abitua, ma resta sempre il dubbio su cosa si provi a calunniare una persona".

I veleni in Consiglio hanno contribuito a creare questo clima di tensione?

"Non mi sento di poter esprimere un parere su questo ora. I Consigli comunali sono momenti di democrazia e lo scontro politico è contemplato sempre nel rispetto dei limiti delle istituzioni".

Ha paura o ha intenzione di andare avanti?

"Non ho paura e non ho alcuna intenzione di fermarmi. Io e la mia maggioranza abbiamo un mandato da portare a termine. Non sarà certo questo atto vergognoso a sminuire la mia determinazione, al massimo può solo acuirla".

Le polemiche sulla Tari, lo scontro col consorzio industriale e altri casi di estrema povertà possono aver favorito questo clima teso?

"Non voglio nemmeno pensare che queste possano essere le cause di quanto accaduto, sarebbe una cosa gravissima. Ma se mi sbagliassi, direi a chi usa la dialettica per fare leva sull'ignoranza delle persone e sui loro bisogni per creare sentimenti di odio e di malcontento, che si facciano un bell'esame di coscienza. Di questi atteggiamenti ne paga pegno un'intera comunità, non solo il sindaco".

Villacidro è ancora un paese ospitale?

"Certamente. È una splendida cittadina, abitata da gente onesta, generosa e gentile che nei momenti più difficili dimostra la sua unità".

Di che cosa c'è bisogno ora a Villacidro?

"Villacidro ha bisogno di sentirsi al sicuro, di unità, di partecipazione e di condivisione. Io mi impegnerò affinché questo accada".

Poche ore dopo l'attentato, si è presentata in Municipio con la fascia tricolore per l'inaugurazione di "Monumenti e ciliegeti aperti".

"È un segnale forte per i miei cittadini, un messaggio di speranza. Se vogliamo davvero cambiare le cose, ci possiamo riuscire con la nostra volontà. Impariamo a lasciare dietro di noi invidie, gelosie e cattiveria. Impariamo a dialogare di più, a condividere, a sostenerci l'un l'altro. Villacidro è un grande paese con persone straordinarie. Ricordiamolo a noi stessi e poi trasmettiamolo a chi ci circonda".

Gigi Pittau

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