Proseguono le indagini sull'asilo abusivo scoperto dai carabinieri in un casolare a Su Suergiu, alle porte di Villacidro.

E, col procedere dell'inchiesta, sembrerebbe prendere corpo l'ipotesi - nata da subito tra gli investigatori - che la struttura fosse un luogo destinato a figli di famiglie contrarie ai vaccini obbligatori.

In base agli ulteriori accertamenti seguiti al blitz, infatti, solo uno tra i venti piccoli che frequentavano l'asilo è risultato in regola con le vaccinazioni.

Dalle prime indagini, inoltre, non reggerebbe nemmeno la tesi che la struttura non fungesse da asilo, bensì da semplice spazio per i giochi.

Questo perché, da quanto si apprende, i bimbi chiamavano i due gestori - nei confronti dei quali è scattata al momento la denuncia - "maestro" e "maestra".

Non solo: i locali erano arredati e allestiti come una vera e propria scuola per l'infanzia, con aula, armadietti e c'era anche un preciso calendario con i giorni di chiusura.

Le indagini continueranno nei prossimi giorni, con gli uomini dell'Arma che ascolteranno i genitori per riuscire a fare piena luce sulla vicenda.
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