La lingua blu dilaga, l’ira degli allevatori: «I vaccini ci sono ma non vengono consegnati»
«Situazione che si poteva prevenire, l’immobilismo della politica sta causando gravi danni alle aziende»Controlli su animali colpiti dalla lingua blu (archivio-Loi)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I vaccini ci sono ma non vengono distribuiti. È la pesante accusa agli assessorati regionali della Coldiretti Nord Sardegna, che rilancia l’allarme lingua blu che sta colpendo in particolare la Gallura e mettendo in ginocchio gli allevatori.
«La disponibilità dei vaccini esiste, ma è imperativo che vengano consegnati immediatamente agli allevatori, soprattutto a coloro che necessitano di movimentare gli animali», dichiara il presidente Antonello Fois, sottolineando che la mancata tempestività «potrebbe portare a gravi conseguenze per il settore».
Non solo vaccini. Altra arma essenziale per lottare contro la diffusione della malattia sono gli antiparassitari: «Gli assessorati competenti lasciano cadere nel vuoto i continui appelli degli allevatori», attacca il direttore dell’associazione Ermanno Mazzetti.
Coldiretti chiede anche un intervento «coordinato e tempestivo» per evitare blocchi nelle vendite di bestiame. «La lingua blu è una minaccia ormai costante, non possiamo permetterci di essere colti impreparati», osserva Fois ricordando che l’associazione chiede da tempo l’attivazione di task force pronte a intervenire nelle situazioni critiche come quella attuale. «Ma continuiamo a non avere le giuste risposte», lamenta.
La malattia dilaga e la rabbia degli allevatori è pronta ad esplodere: «Questa situazione – spiega Michele Filigheddu, delegato Anacli per la Sardegna – si poteva prevenire somministrando i vaccini nei mesi scorsi. Ora è difficile lavorare e movimentare gli animali come serve alle aziende, l’immobilismo della politica sta causando gravi danni alle aziende già provate dalla carenza di fieno e dalla siccità».
(Unioneonline/L)