Olbia, la Basilica di San Simplicio chiusa per motivi di sicurezza
Porte sbarrate negli orari in cui la chiesa è incustodita. La scelta del parroco dopo gli ultimi avvenimenti che hanno allarmato i fedeliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Episodi di disordine diventati ingestibili nel sagrato e all'interno della chiesa, il parroco della Basilica di San Simplicio, don Antonio Tamponi, chiude le porte negli orari in cui la chiesa è incustodita. Da sempre aperta tutto il giorno, il luogo di culto, massima espressione del Romanico nell'Isola, meta di tantissimi turisti, soprattutto d'estate, è inaccessibile dalle 12 alle 17:30. «Con ponderato dispiacere, per le ragioni che tutti sanno, benché meta di apprezzamento da parte di moltissime persone, e non solo visitatori, ma anche persone oranti, nei giorni che non abbiamo l’assistenza dei controlli museali, la Basilica rimarrà chiusa, per motivi di sicurezza e di tutela», annuncia, sui social, don Tamponi.
«Non ho commenti da fare - aggiunge - è una determinazione che era prevedibile, visibile e apprezzabile». La scelta del sacerdote è conseguente agli ultimi fatti che hanno allarmato i fedeli e gli operatori dell'assistenza museale della Diocesi di Tempio Ampurias che, qualche giorno fa, hanno trovato una persona accasciata tra i banchi della chiesa e nel tentativo di soccorrerla sono stati aggrediti, insieme al personale del 118, intervenuto dopo la segnalazione. Da tempo, i residenti del quartiere lamentano situazioni di bivacco, con la presenza costante e molesta di persone che dormono nei giardini antistanti il sagrato, ed episodi di vandalismo ripetuti: non sono bastate le telecamere di videosorveglianza a dissuadere i malintenzionati e nemmeno gli avvisi bonari di don Tamponi che, sui social, ha invitato più volte al rispetto del luogo di preghiera.