Una giornata e una notte impossibili da dimenticare. Le nubi, l'acqua, il dramma, i morti. Lunedì 18 novembre, una data entrata drammaticamente e tristemente nella storia della Sardegna. Così come i giorni successivi, del dolore, della distruzione ma anche della rinascita e della solidarietà. Tante le storie, tante le tragedie, tante le denunce. Numerosi i ringraziamenti mentre esplode la solidarietà e la corsa ad aiutare chi è rimasto senza casa.

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- Maria Caterina Puggioni: Enas, intrappolati in un treno come topi. Paura di morire, poi la pioggia finisce

- Monica: Da grido di dolore a grido di riscatto. L'Isola paradiso ci ha detto "basta"

- Fabio di Oristano: Noi vigili del fuoco sardi "in esilio", fateci tornare per aiutare la nostra terra

- Gigi Garau: Nell'era dell'egoismo esasperato la lezione di altruismo della Sardegna

- Il giornalista da Viterbo: Fiamme d'estate, acqua d'inverno Vicino ai sardi, Avanti Forza Paris

- Cristian Carboni: Davanti alla tragedia, Sardi che popolo! Raro esempio di una popolazione unita

- Roberta: Alla Croce Rossa solo vestiario nuovo. Il gesto di solidarietà torna al mittente

Eleonora Cocco: Vestiario usato inadatto per emergenze

"Perché obbligarci a comprare il nuovo?"

- Croce Rossa: nessun "rifiuto" dell'usato, "Vestiario nuovo solo per le emergenze"

- La volontaria nel fango: Bambini, ragazzi e anziani: tutti insieme facciamo vedere come ci si rialza
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