Francesco Corsiglia, 24 anni il prossimo agosto, sarà nuovamente nel tribunale di Tempio Pausania giovedì 18 e venerdì 19 luglio per rispondere alle domande degli avvocati della parte civile nell'udienza a porte chiuse del processo per la presunta violenza di sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo norvegese.

Corsiglia è l'unico dei quattro imputati genovesi - Ciro Grillo, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta - che ha deciso di sottoporsi all'esame da parte del collegio giudicante presieduto da Marco Contu. Per ora gli altri tre non si presenteranno in aula e potrebbero rendere solo dichiarazioni spontanee più avanti.

Dopo le udienze del 13 e 14 giugno scorso che lo hanno visto rispondere per 5 ore alle domande del procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, Corsiglia, difeso dai legali Antonella Cuccureddu e Gennaro Velle, ritorna dunque in aula.

A giugno il giovane aveva negato di aver usato violenza nel rapporto sessuale avuto con la studentessa la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo.

Giovedì 18 luglio si riprenderà alle 11.30 e toccherà alle parti civili, i legali Giulia Bongiorno e Dario Romano, interrogare Corsiglia. Poi sarà la volta del pool di avvocati difensori dei quattro amici.

A giugno Corsiglia era stato chiaro e lucido nelle risposte al procuratore: «È stato un rapporto tranquillo, lei era consenziente. Non c'è stata nessuna violenza», aveva ripetuto più volte, confermando quanto anche da lui dichiarato a verbale nel primo interrogatorio. Aveva negato, poi, di aver avuto un ruolo attivo nel presunto stupro: «Io non c'ero, dormivo in un'altra stanza. Ho saputo tutto solo la mattina successiva, quando mi sono svegliato intorno alle 13.30 e Ciro mi ha detto che tutti e tre avevano fatto sesso con la ragazza».

La studentessa italo norvegese, invece, ai carabinieri di Milano dove si era recata con la mamma per sporgere denuncia alcuni giorni dopo il fatto, aveva affermato di essere stata violentata dai quattro dopo una serata ad alto tasso alcolico, trascorsa prima nella nota discoteca Billionaire di Porto Cervo e proseguita poi nella villetta della famiglia Grillo. 

(Unioneonline/v.l.)

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