Erano insieme a un gruppo di amici quando da casa, ad Arzachena, arriva una telefonata che avvisa della presenza dei carabinieri.

E la coppia, formata da due quarantenni, pensa subito al figlioletto di 12 anni. Ma non per la preoccupazione che gli fosse capitato qualcosa bensì perché - secondo quanto emerso nel corso degli accertamenti - avevano chiuso a chiave in una stanza il ragazzino, per poi uscire.

Quella porta non ha maniglie dall'interno e quindi non può essere aperta.

Padre e madre sono così finiti in carcere a Bancali per sequestro di persona e maltrattamenti.

La vicenda ha preso avvio da una segnalazione sabato notte. Qualcuno che ha fatto sapere ai carabinieri di Olbia del 12enne, che sembra presenti anche un lieve disturbo a livello psicologico, lasciato solo nell'abitazione isolata.

Ora il minore è stato affidato a una struttura protetta mentre proseguono le indagini anche attraverso l'audizione di alcune persone.
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