C’è un indagato per il disastroso incendio che nel settembre del 2022 ha cancellato 350 ettari di sugherete, vigneti e oliveti, insieme ad alcune aziende agricole di Berchidda. 

Per la Procura di Tempio il rogo è stato causato dalla presunta mancata manutenzione di una linea elettrica di bassa tensione. La località è quella di Sa Segada e l’informativa (del Corpo Forestale) indirizzata ai pm chiama in causa l’Enel Distribuzione, in particolare un dirigente, responsabile dell’Unità territoriale di Sassari. 

La contestazione che viene mossa è quella di incendio colposo.

Secondo la Procura di Tempio (che ha già chiesto il rinvio a giudizio), il dirigente Enel (difeso dall’avvocato Sebastiano Chironi) non avrebbe provveduto a intervenire, ordinando la potatura di una quercia, le cui chiome sono arrivate sino ai cavi della linea di bassa tensione. Un consulente del pm ha confermato questa tesi.

L’abrasione dei cavi ha determinato la “precipitazione di particelle incandescenti” sul terreno. Gli allevatori e gli imprenditori di Berchidda danneggiati dal rogo sono rappresentati dall’avvocato Franco Villa.

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