Olbia, rifiuti e polemiche: «Città sporca e servizio raccolta fallimentare»
I consiglieri del Pd scrivono al sindaco Nizzi: «Situazione inaccettabile, blocco immediato della Tari e sanzioni al gestore»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Per chiedere «provvedimenti immediati» volti a porre rimedio allo «stato di grave criticità in cui versa il servizio di raccolta di rifiuti in città», i consiglieri comunali del Partito Democratico di Olbia hanno protocollato una lettera indirizzata al sindaco, Settimo Nizzi.
«Olbia è sporca, il servizio non funziona e i cittadini pagano il prezzo di una gestione fallimentare», scrivono i dem. Di fronte a «disservizi evidenti e responsabilità chiare», aggiungono gli esponenti del Pd, «il Comune non solo non ha applicato le sanzioni previste dal contratto al gestore del servizio De Vizia, ma addirittura ha aumentato il valore dell'appalto», con conseguente incremento della tassa a carico dei cittadini.
Nel documento, i dem chiedono il blocco immediato dell’aumento della Tari, la decurtazione dell'aumento dalle cartelle già inviate, rimodulando la seconda rata, l’applicazione delle sanzioni contrattuali fino alla possibile revoca dell'appalto e l'istituzione di una commissione consiliare di vigilanza o un Consiglio comunale aperto per riferire pubblicamente sulle misure adottate.
«È ora di smettere di scaricare sui cittadini le conseguenze dell'incapacità amministrativa e dell’inefficienza dell'azienda», continuano, specificando che la scelta di aumentare l'importo del contratto ha una giustificazione «inaccettabile».
«Motivata sul portale Anac come "incremento non preventivabile delle utenze turistiche per sei mesi l'anno”, è un insulto all'intelligenza dei cittadini: Olbia è una città turistica da decenni e parlare di un aumento non preventivabile è ridicolo», concludono i sei consiglieri del Pd che promettono di non fermarsi finché non verranno presi provvedimenti.