Il gip del Tribunale di Tempio, Caterina Interlandi, ha archiviato una decina di fascicoli aperti per altrettanti casi di presunte lesioni gravi, denunciati da pazienti della clinica Michelangelo di Olbia.

Le presunte vittime lamentavano le pesanti conseguenze di interventi di chirurgia estetica, addominoplastica e mastoplastica, che consideravano errati e dannosi. Il gip ha rigettato le opposizioni all'archiviazione presentate dalle pazienti, stabilendo che in nessuno dei casi oggetto delle indagini può essere contestata al chirurgo estetico, Raffaele Ceccarino, e al titolare della clinica, Michele Tomaso Mossa, la responsabilità delle lesioni lamentate dalle pazienti.

Anzi, in un caso, il giudice riconduce alla condotta della presunta persona offesa la causa delle lesioni.

I legali di Ceccarino e Mossa, i penalisti Giampaolo Murrighile e Domenico Putzolu, hanno espresso soddisfazione per l'esito del procedimento.

Resta aperto il fascicolo per le presunte violazioni delle norme sanitarie, nella clinica olbiese sarebbero stati effettuati alcuni interventi di chirurgia estetica, per i quali non vi erano le autorizzazioni della Regione.
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