Budoni, nello stagno scoperti tre esemplari della temibile Trachemys scripta
Le tartarughe di origine americana, altamente invasive, sono state recuperate dal Corpo forestale
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Tre tartarughe americane, specie non originaria della Sardegna e altamente invasiva, sono state recuperate dal Corpo forestale nello stagno di Portu Ainu, a Budoni.
In azione per il recupero dei tre esemplari di Trachemys scripta, al centro di un piano di eradicazione da parte della Regione e inserite nell'elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza Ue, sono entrati i forestali della Base operativa navale di La Caletta-Siniscola.
"Il recupero delle testuggini, effettuato non senza difficoltà da parte del personale, ha una importanza rilevante nell'ambito della tutela dell'ambiente naturale e della salvaguardia della biodiversità”, si legge in una nota della Forestale.
"Questa specie - precisano i forestali - rappresenta, infatti, una grave minaccia per le tartarughe autoctone e in generale per le comunità acquatiche essendo predatrice di specie animali, tra cui insetti acquatici, crostacei, pesci e anfibi e nutrendosi anche di vegetazione acquatica; è stato riconosciuto inoltre il rischio per la salute umana. La Trachemys scripta è identificabile per la presenza di due evidenti macchie gialle a mezzaluna ai lati del capo. Sino a qualche tempo fa era liberamente commerciabile come animale da compagnia e la sua presenza è stata segnalata e localizzata anche in alcuni stagni della Sardegna, molto probabilmente dovuta ad esemplari detenuti da privati che sono stati rilasciati volontariamente o sfuggiti accidentalmente".
I tre esemplari sono stati consegnati presso il Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai, individuato come centro di detenzione e confinamento nell'ambito del piano di eradicazione della Trachemys scripta posto in essere dalla Regione Sardegna.
(Unioneonline/l.f.)