Arzachena: omicidio di Giovanni Fresi, in arrivo nuove contestazioni per il parricida
A uno dei carabinieri intervenuti è stata diagnosticata una gravissima lesione a un occhioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si aggrava il bilancio della notte folle (26 dicembre dello scorso anno) di Michele Fresi, il giovane di Arzachena accusato di avere ucciso il padre Giovanni a bastonate. Dopo l’omicidio, il ragazzo (27 anni) si rese protagonista di un’ulteriore esibizione di aggressività incontrollata all’interno di un pub di Arzachena.
I Carabinieri di Olbia e della Stazione della cittadina gallurese per neutralizzare Fresi dovettero avvicinarsi al giovane, che brandiva lo stesso bastone usato per uccidere il padre. A uno dei militari intervenuti, ora, è stata diagnosticata una gravissima lesione a un occhio. ll carabiniere, colpito al viso da Fresi, è stato già sottoposto a un delicato intervento chirurgico e rischia di perdere parzialmente o totalmente la vista. Le lesioni potrebbero essere gravissime ed irreparabili.
Fresi, dunque, nella notte tra il 26 e il 27 dicembre 2023, ha colpito la fidanzata rompendole la mandibola, ha ucciso il padre e poi ha causato un gravissimo trauma oculare a un militare dell’Arma. Il giovane aveva assunto dosi massicce di Lsd. Attualmente si trova nel carcere di Bancali, a Sassari.