Due persone sono state denunciate e segnalate alla Procura di Sassari per il decesso di Sergio Vannini, con le indagini sull’infortunio mortale avvenuto nelle campagne di Buddusò che sono già a uno stadio avanzato.

I pm sassaresi ipotizzano il reato di omicidio colposo per la morte dell’artigiano di Bono e, sulla base della prima informativa dello Spresal della Asl di Olbia, sono indagati il titolare della società per la quale stava operando la vittima e il committente dei lavori al capannone di Miali Canu.  

La relazione decisiva è quella degli ispettori del lavoro della Asl della Gallura. Lo Spresal avrebbe segnalato la mancata osservanza di elementari misure antinfortunistiche.

Vannini stava operando sopra il capannone (per la bullonatura delle lastre di metallo del tetto) senza imbragature.

Le contestazioni sono in una fase del tutto embrionale. La società sottoposta alle verifiche è quella che appartiene alla famiglia della vittima. Si tratta di una azienda di Bono con alti standard industriali, specializzata nella realizzazione di attrezzature per la zootecnia.

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