Il movente è da chiarire, ma un presunto colpevole c’è.

I carabinieri hanno arrestato l’uomo che, ieri verso le 22 alla fermata del bus all’angolo tra largo Carlo Felice e via Roma a Cagliari, avrebbe sparato contro un immigrato del Gambia, durante una lite molto accesa.

In cella è finito Alessio Cocco, cagliaritano di 40 anni: secondo gli investigatori della Compagnia e del Comando provinciale del capoluogo, sarebbe stato lui a premere il grilletto di una pistola di piccolo calibro contro Nyassi Hally, africano di 18 anni che è stato soccorso da un’ambulanza del 118, mentre Cocco fuggiva a piedi tra i vicoli della Marina.

I carabinieri hanno trovato il presunto sparatore dopo averlo cercato in tutta la città per tutta la notte e la mattinata.

Nel primo pomeriggio di oggi l’hanno rintracciato e ammanettato: condotto nella caserma di via Nuoro, è stato interrogato a lungo ma non si sa quale versione abbia dato dell’episodio.

Peraltro, dieci anni fa Alessio Cocco era già stato arrestato per il tentativo di omicidio di uno zio, nel quartiere popolare Cep di Cagliari.

Il sostituto procuratore Enrico Lussu, che conduce l’inchiesta, contesta al quarantenne i reati di lesioni personali aggravate e detenzione illegale d’arma da sparo.

La pistola ancora non è stata ritrovata dagli investigatori.

Difficile capire i motivi della violenta lite di ieri notte in via Roma, anche perché i testimoni – dopo che era stato esploso il colpo di pistola – sono fuggiti in preda al terrore e i carabinieri, al loro arrivo, hanno trovato solo gli amici africani della vittima, che ha qualche precedente di polizia assai recente per reati contro il patrimonio.

Le testimonianze degli immigrati, anche ma non solo per questioni linguistiche, non sono ritenute granché attendibili.

Di certo c’è che il gruppo di africani ha tentato di inseguire Cocco nei vicoli della Marina e, credendo di averlo visto entrare in un ristorante in via Sassari, ha provato a fare irruzione, ma il proprietario lo ha impedito, chiamando il 112.

Uno degli africani, comunque, è entrato per controllare e si è reso conto che realmente lo sparatore non era lì.

Nel carcere di Uta, Alessio Cocco attende ora di essere interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica, Enrico Lussu. In particolare, si cerca di capire per quale motivo avrebbe sparato al gambiano, che ha una frattura a una gamba.

LA TESTIMONIANZA DI UN RISTORATORE - VIDEO:

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