Per ora, oltre ai vaccini, ci dà una mano anche il caldo. Ma l’estate finirà, e nel frattempo bisogna immunizzare il più possibile perché la variante Delta, assai contagiosa, “scalzerà anche da noi, come ha già fatto nel Regno Unito, scalzerà la Alfa”.

E poi “arriverà un’altra mutazione a sostituire la Delta, e non sappiamo se anche contro quella i vaccini saranno efficaci”. Quel che sappiamo è che “più persone si infettano, più varianti produce il Covid”.

Parola di Ferdinando Coghe, direttore del Laboratorio di analisi dell’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari-Monserrato. Parla di “lotta contro il tempo, e il tempo non è tanto”.

Lo studio israeliano secondo il quale, di fronte alla variante Delta,Pfize rperde il 30% dell’efficacia, non è esattamente di quelli che fanno venire il buonumore. Ecco perché, aggiunge Coghe, “dobbiamo vaccinarci in fretta, e intendo tutti in ogni angolo del mondo: soprattutto indiani e cinesi, circa due miliardi e mezzo di persone solo in quei due Paesi, perché dovunque il virus muterà, la sua variante si espanderà”.

Della stessa opinione Sergio Babudieri, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Aou di Sassari: “Troppi over 60 mancano all’appello, sono più deboli e devono vaccinarsi perché il virus per loro è più letale”. “Smettano di avere dubbi”, è il suo appello.

Prudenza e vaccinazione, ma senza eccedere nel pessimismo: “Non crediamo che in autunno ci sarà una nuova ondata di Covid, grazie proprio ai vaccini che si sommano a chi è immunizzato perché ha contratto il virus ed è guarito”, premette Babudieri.

La convinzione, insomma, è che ci sarà un’impennata dei contagi ma non sarà seguita da un forte aumento di ricoveri e decessi. Sempre se i più anziani si faranno vaccinare.

“Chi non lo fa, non mantiene il distanziamento, non indossa la mascherina almeno al chiuso e non s’igienizza le mani, se la sta andando a cercare”, afferma Babudieri.

Coghe rilancia sulla necessità di controlli agli arrivi: “Bisogna fare il tampone, almeno a chi non ha il certificato verde e a chi proviene da aree del mondo in cui la Delta sta imperversando”.

Discoteche? Evitare assolutamente l’apertura, ribadisce Coghe: “Capisco i problemi dell’economia, ma proprio non è possibile riaprire le discoteche nelle località turistiche, sono luoghi perfetti per il contagio seriale. Se saranno riaperte, lo pagheremo”.

Ma la priorità, ribadisce sempre Babudieri, è accelerare con le vaccinazioni, che “anche laddove non proteggono del tutto dal contagio evitano la forma più grave del Covid”.

(Unioneonline)

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