Ha provato il “cavallo di ritorno” su un iPhone rubato, ma a far scattare la trappola ci hanno pensato i carabinieri. Un diciannovenne cagliaritano è stato arrestato nella serata di ieri dai militari della stazione di Sant’Avendrace con l’accusa di tentata estorsione.

L’episodio risale a domenica pomeriggio, quando un turista di 79 anni, originario della provincia di Varese, si è visto sottrarre il suo smartphone. Poche ore dopo il furto, l’uomo ha ricevuto una telefonata da un giovane che, spacciandosi per “acquirente in buona fede”, sosteneva di aver comprato il telefono per 200 euro e pretendeva la stessa cifra per restituirlo. 

Il pensionato, intuendo la natura estorsiva della richiesta, ha immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri. Le indagini sono scattate in tempi rapidissimi: i militari hanno rintracciato l’abitazione del sospettato e, durante la perquisizione, hanno trovato sia l’iPhone rubato sia il cellulare usato per la chiamata estorsiva. Il telefono è già tornato nelle mani del legittimo proprietario. Il giovane, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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