Guerra al Brotzu, i primari sfiduciano il direttore sanitario
I direttori di dipartimento incontrano l’assessore Bartolazzi dopo le tensioni legate alla chiusura dell’ospedale per il blackout: nel mirino Raimondo PinnaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Totale sfiducia al direttore sanitario». Chiedono la testa di Raimondo Pinna i nove direttori di dipartimento del Brotzu, uniti e irremovibili. «Non possiamo lavorare con lui, ha gestito l’emergenza in maniera del tutto inadeguata».
Antonio Macciò, Raffaele Barbara, Emiliano Cirio, Andrea Solinas, Simone Comelli, Giuseppe Dessì, Paolo Siotto, Antonello Pani e Luigi Mascia sono usciti soddisfatti stasera dalla riunione di due ore con Armando Bartolazzi e con il suo staff, il direttore generale Luciano Oppo e il capo di gabinetto Paolo Tecleme.
«Siamo stati ascoltati con attenzione, sensibilità e grande partecipazione», raccontano.
Hanno spiegato nei particolari all’assessore quello che è accaduto nei drammatici momenti del corto circuito nell’ospedale più grande della Sardegna (dal 20 luglio) e in seguito, quando il presidio è rimasto chiuso e diverse persone non sono state prese in carico: «Nessuno ci ha informato, una cosa gravissima».
Durante l’incontro – sottolinea una nota della Regione – «sono stati rappresentati in maniera esaustiva la situazione di grande malessere che si è creata già da tempo all’interno del Brotzu. Il gruppo dei dirigenti ha tenuto a sottolineare la propria unità e l’assenza di conflittualità al suo interno». Dice l’assessore: «Il mio impegno è totale per promuovere insieme a tutti coloro che vogliono collaborare un percorso virtuoso che possa ben presto cominciare a produrre risultati positivi con risposte serie e concrete per i pazienti e per tutti i sardi».
Ora si attendono «provvedimenti conseguenti», concludono i medici.