Cagliari piange il piccolo Daniele Ulver, travolto e ucciso ieri in via Cadello mentre attaversava sulle strisce pedonali sul passeggino spinto dalla madre, rimasta illesa.

Una processione silenziosa sul luogo della tragedia: qualcuno lascia un mazzo di fiori, altri una candela, altri ancora un pupazzo o un biglietto: “Riposa in pace piccola stella, brillerai sempre nei nostri cuori. Ciao Daniele”.

Un via vai continuo di persone oggi all’altezza del parco di Monte Claro, nel punto in cui ieri è avvenuto il terribile incidente stradale in cui è morto il piccolo di appena 15 mesi.

"Com'è stato possibile? Qui corrono come pazzi, speriamo che qualcuno si adoperi per trovare una soluzione", dice un residente della zona. Già dalle prime ore di oggi semplici cittadini e chi conosceva la famiglia di Daniele, il padre Stanislav Ulver e la mamma Ilaria Ennas,Fiori  hanno voluto lasciare vicino al luogo dell'impatto un pensiero per il piccolo: sono così comparsi mazzi di fiori, ma anche giocattoli, peluches, macchinine, quadri con personaggi di fumetti e tanti messaggi di vicinanza ai genitori.

Fiori, peluches e biglietti per Daniele Ulver (Ansa)
Fiori, peluches e biglietti per Daniele Ulver (Ansa)
Fiori, peluches e biglietti per Daniele Ulver (Ansa)

STRADE PERICOLOSE – In molti parlano della pericolosità di via Cadello, ma ci sono state di recente tragedie anche in viale Poetto e via Bacaredda.

Pedoni in pericolo sulle strade cittadine? Tanti gli inviti a fare qualcosa per evitare drammi. L’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa chiede al sindaco una giornata di lutto cittadino “affinché la morte di Daniele sia da monito per la coscienza di ognuno di noi”.

Marcello Polastri, presidente della commissione Sicurezza e Patrimonio al Comune di Cagliari, taglia corto. La colpa è di chi corre, di chi sorpassa in corrispondenza delle strisce, non delle strade: “È del tutto evidente di come la colpa di questa tragedia - commenta - non vada ricercata sulla strada, perchè è risaputo cosa sia accaduto”.

Tuttavia ci si può “interrogare”, si può “riflettere” sulla sicurezza stradale e urbana della città. Polastri suggerisce strisce pedonali rialzate nelle strade più attraversate dai pedoni e postazioni di autovelox fisse.

"La prevenzione - spiega - è d'obbligo e un dosso, un autovelox, una multa, un vigile che sanziona, sono come una manna dal cielo dinanzi a un lenzuolo bianco che Dio non voglia più venga posato, sulle nostre strade, per coprire un corpo senza vita".

(Unioneonline/L)

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