Cagliari, corteo in memoria delle vittime della strada: «Mettere in sicurezza gli attraversamenti»
Iniziativa in viale Poetto per ricordare Giovanni Fanni e con lui Beatrice Loi e Xuanming Guan. Nastri colorati per sensibilizzare e non dimenticareUn lungo applauso è partito spontaneo dopo che Donatella Gessa, con il volto rigato dalle lacrime, ha appeso i suoi nastrini nel punto dove a luglio è morto il marito, Giovanni Fanni, il commercialista di 47 anni travolto tra viale Poetto e via Campioni d’Italia da uno scooter elettrico mentre attraversava la strada con lei e le figlie.
Poco prima, per oltre un'ora e mezza, un lungo corteo silenzioso di circa un centinaio di persone ha manifestato in silenzio in viale Poetto, colorando con centinaia di nastrini colorati i pali in prossimità di tutti gli attraversamenti pedonali.
All'iniziativa ha preso parte anche il Coordinamento dei presidenti dei consigli di istituto della Sardegna: da via dei Tritoni, dove quattro anni fa era morto un 62enne attraversando la strada, sino al punto dove pochi mesi fa ha perso la vita il commercialista cagliaritano.
In tanti hanno percorso la strada - in qualche caso anche rischiando perché molte auto sfrecciano incuranti delle strisce pedonali - sino alla rotatoria di Piazza Campioni d'Italia.
«Chiediamo che gli attraversamenti della città vengano messi in sicurezza - ha detto Pino Aquila, portavoce del coordinamento dei presidenti di consiglio di istituto - che sia con dissuasori, semafori o altri sistemi lo deve decidere la politica. Noi vogliamo che non ci siano più tragedie».
Il pensiero è volato veloce a quella che di recente è costata la vita alla 17enne Beatrice Loi che stava andando a scuola all'Alberti, o al quindicenne Xuanming Guan, travolto e ucciso in via Peretti, anche lui mentre stava andando a scuola, per finire con quella di Giovanni Fanni, con la moglie che ha voluto partecipare alla manifestazione silenziosa. Nonostante il dolore e l'angoscia nel cuore visibili ogni volta che si fermava a legare un nastrino colorato.