La Regione sta per revocare il bando delle polemiche, quello per il servizio di pattugliamento stradale nell’ambito della campagna antincendio che aveva causato la levata di scudi di associazioni di volontariato, barracelli e di diversi comuni sardi.

Lo fa sapere il presidente Christian Solinas con una nota, dove si legge: “Accogliendo le osservazioni che sono arrivate dal mondo del volontariato, ho deciso, in accordo con l'assessore della Difesa dell'ambiente, di valutare la revoca e la rimodulazione” del bando.

Il governatore annuncia dunque un nuovo testo da sottoporre al Consiglio regionale e da approvare in tempi brevissimi che possa consentire l'affidamento del servizio alle associazioni di volontariato e alle compagnie barracellari.

“Una scelta – sottolinea Solinas – che comporterà una piena responsabilizzazione delle associazioni, che dovranno garantire un servizio fondamentale”.

L’assessore Lampis, rispondendo alle polemiche dei giorni scorsi, ha ribadito che “non c’era alcuna volontà di privatizzare il servizio del pattugliamento stradale, ma la ferma volontà di non pregiudicare l’attività delle associazioni con un ulteriore servizio, aggiuntivo a quello che sono già impegnate a garantire”.

A Sinnai, intanto, assemblea dei volontari per discutere della mobilitazione contro quella che viene definita una “privatizzazione”. Protesta che, alla luce dell’annuncio di Solinas, potrebbe rientrare.

Alla nota della Regione sono seguite le reazioni politiche: “Il passo indietro del Presidente della Regione in merito al bando per l’esternalizzazione dei servizi di pattugliamento antincendio è un atto dovuto”, dicono i Progressisti, in un comunicato.

“Non era accettabile che solo il 15 Giugno, nel pieno delle operazioni di spegnimento degli incendi nell’Isola, la Protezione civile decidesse di agire appaltando ai privati un servizio che avrebbe potuto essere svolto, da subito, da volontari e barracelli che già collaboravano con le strutture regionali proprio per queste finalità”.
“Non era ammissibile – aggiungono i Progressisti - che la Presidenza della Regione fosse all’oscuro della vicenda, considerando che quest’ultima sovraintendeva, allora come oggi, anche le attività della Direzione Generale della Protezione Civile”.

“Ora – prosegue la nota - serve subito rimettere ordine alla campagna antincendi e dare garanzie affinché tutti gli operatori possano da oggi lavorare con serenità e certezze: la Giunta metta a disposizione delle strutture regionali, delle organizzazione di volontari e delle compagnie barracellari le risorse già stanziate dal Consiglio regionale nel mese di marzo, rinunci definitivamente all’idea di privatizzare servizi pubblici essenziali e di mortificare migliaia di sardi che rischiano la propria incolumità per salvaguardare le vite umane e il patrimonio ambientale dell’isola”.

“Ogni altra soluzione che non preveda il ritiro del bando e l’immediata assegnazione delle risorse ai soggetti già accreditati – concludono i Progressisti - serve solo a perdere altro tempo che invece non possiamo permetterci di sprecare: chiedere al Consiglio regionale, oggi, di mettere una pezza a questo pasticcio è quantomeno bizzarro, considerando che in qualsiasi momento la Direzione Generale della Protezione Civile può revocare il bando e la Giunta destinare immediatamente i 3 milioni di euro a tutti i soggetti già riconosciuti dal sistema regionale della lotta agli incendi."

(Unioneonline/L)

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