La marcia della Pace fa trentuno.

Tante sono le edizioni organizzate in Sardegna dalla delegazione regionale Caritas in collaborazione con il Csv Sardegna Solidale, l'ultima delle quali sarà ospitata sabato 16 dicembre a Ozieri, grazie all'aiuto di Comune e diocesi locali.

Un evento all'insegna dalle quattro parole chiave scelte come tema portante: accogliere, proteggere, promuovere e integrare, le stesse scelte da Papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante, fissata per il prossimo 14 gennaio.

"Parole più che mai attuali - ha sottolineato Arrigo Miglio, presidente della Conferenza episcopale sarda - in un'epoca che ci impone di estendere il significato della pace anche a quella desiderata da migliaia di migranti che ci chiedono ospitalità".

La marcia vedrà il coinvolgimento di centinaia di associazioni, delle istituzioni, del mondo del lavoro, della cultura, di quello ecclesiale.

Il corteo partirà alle 15 da piazza San Leonardo per ritrovarsi un'ora dopo in piazza Garibaldi.

Una scelta non casuale quella del piccolo centro sassarese, la più piccola diocesi dell'Isola e amministrazione da tempo impegnata nell'inclusione di migranti.

"Nel territorio esistono due centri di accoglienza straordinaria per migranti - ha confermato il sindaco Marco Murgia - nella convinzione che la microaccoglienza, ossia quella diretta a piccoli nuclei di stranieri, dia maggiori garanzie per i migranti e per la stessa comunità che accoglie, con l'obiettivo di aiutare la società a non chiudersi in se stessa ma a essere più inclusiva".

Alla manifestazione parteciperanno il delegato regionale Caritas don Marco Lai e il presidente del Csv Sardegna Solidale Giampiero Farru.

Durante i saluti finali ci saranno le testimonianze di monsignor Angelo Becciu, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, il vescovo di Ozieri monsignor Corrado Melis, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, e Marco Impagliazzo, presidente della stessa Comunità.

Le conclusioni saranno affidate a don Angelo Pittau.
© Riproduzione riservata