A rischio i collegamenti con le isole minori, e la Cisl attacca le società marittime, con il segretario Ignazio Lai che si dice «basito e preoccupato» per il comportamento delle aziende, che «continuano a non presentarsi neppure alle procedure negoziate offerte dalla Regione, dopo che le gare sono andate tutte deserte».

«La Fit Cisl – sottolinea Lai - non promuove nessuna azienda perché faccia il servizio al posto della Delcomar, come propone un’altra sigla sindacale (la Cgil ha proposto una flotta sarda gestita da Arst, ndr), ma si preoccupa prioritariamente del destino dei lavoratori marittimi e della qualità del servizio da offrire all’utenza. Non vogliamo pensare che tutti gli armatori pensino di tagliare gli equipaggi o, comunque, di risparmiare sugli armamenti: nel caso, utilizzeremo ogni strumento a nostra disposizione per scongiurare tali strategie».

Il sindacalista si dice anche «preoccupato» dal possibile intervento delle Prefetture sollecitato dall’assessore dei Trasporti Antonio Moro: «La società che subentra nel servizio su richiesta dei Prefetti può non essere obbligata ad assicurare tutti i posti di lavoro: il contratto di lavoro marittimo, così come quello aereo, non prevede la clausola sociale, ovvero, il passaggio da un’azienda a un’altra».

(Unioneonline/L)

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